Rifiuti tossici

Deposito di rifiuti tossici nel Kentucky, 1980

I rifiuti tossici sono materiali di scarto che possono causare la morte, lesioni o difetti di nascita in creature viventi. Il pericolo di questi materiali aumenta in base alla loro facilità di dispersione e contaminazione, costituendo a lungo termine un rischio per lo stesso ambiente causando fenomeni di inquinamento idrico o del suolo o atmosferico come piogge acide, nevi chimiche, ecc.

Si tratta in genere di prodotti di provenienza industriale e commerciale, ma anche di uso domestico (prodotti delle pulizie, batterie, cosmetici, prodotti di giardinaggio), agricoltura (fertilizzanti chimici, pesticidi), militari (armi nucleari e chimiche), servizi medici (prodotti farmaceutici), fonti radioattive, industria leggera (impianti di lavaggio a secco). Possono presentarsi in forma liquida, solida o gassosa e contenere agenti chimici, metalli pesanti, radioisotopi e altre tossine. Si diffondono facilmente e possono contaminare laghi, fiumi, falde acquifere[1].

Esempi tipici di materiali di scarto industriali sono amianto, cloro, diossina, policlorobifenili (PCB), sostanze radioattive o metalli pesanti come piombo, cadmio, arsenico, mercurio e altri.

  1. ^ Rifiuti tossici, su nationalgeographic.it. URL consultato il 9 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2013).

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